ISI LEONARDO DA VINCI CEREA

GIORNATA DELLA MEMORIA


Abbiamo chiesto ad un allievo di classe prima di farci un resoconto su una mattinata che assieme ad alcune classi dell’istituto Fratelli Sommariva ha partecipato a una mattinata davvero speciale… 27 Gennaio,questa data viene ricordata per la liberazione dai campi di concentramento, ovvero la liberazione delle persone oppresse per i loro ideali; gli ebrei sono stati in primo piano le vittime di questa strage di massa, ma non possiamo dimenticare le altre migliaia di persone che hanno subito la loro stessa sorte, tra questi gli zingari, i neri e altri popoli considerati inferiori dalla “razza ariana”. Alcuni italiani sono stati portati in questi campi di concentramento, e noi abbiamo avuto la fortuna di avere la testimonianza di Vittorio Bocchetta, uno dei pochi viventi testimoni di quel buio periodo. Vittorio,- ci ha raccontato - che nella vita quotidiana era uno scultore, venne portato nei centri di concentramento, in cui dopo aver varcato la soglia del cancello si era considerati oggetti e non esseri umani. Ci ha inoltre raccontato che si veniva catalogati in triangoli: i gialli erano gli ebrei, i rossi i politici, i neri gli zingari, i rosa gli omossesuali e un nuovo colore, il verde, (che veniva attribuito ai carcerati trasferiti dalle carceri ai campi di concentramento per fare, per così dire il lavoro sporco).Nei campi non si riusciva a soppravvivere più di tre mesi ma Vittorio ci riuscì grazie all’inganno, fingendo di avere la febbre per due mesi, aiutato da un medico a cui ancora adesso deve la vita. Poco dopo raggiunse la libertà, dopo esser sfuggito dalla camminata della morte, Vittorio riuscì a sfuggire insieme ad un francese di cui dopo non ha avuto più notizie, e che sta ancora cercando. Vittorio crede di essere soppravvisuto per raccontare la sua storia e quelle di altre migliaia di persone; a Vittorio era stato chiesto di scolpire una statua per ricordare quei momenti bui.Perciò  Vittorio ha scolpito “senza nome” ovvero un uomo che si rialza, per rappresentare le persone che dopo esser state imprigionate nei campi di concentramento riuscirono ad “rinascere” dopo tanto dolore.L’ascolto di questa testimonianza è stata molto utile perché oltre a ricordare l’orrore di quel periodo ci ha insegnato che non bisogna mai perdere la speranza!!!!

-cit:Vittorio Bocchetta- Lola Badmus.

 

Giornata della memoria –Stelle di cannella

 

Il 22 gennaio le classi terze del nostro istituto hanno partecipato alla presentazione del libro Stelle di Cannella, tenutasi nell’aula magna della nostra scuola. L’evento è iniziato con un’introduzione da parte del prof. Papparella e della bibliotecaria. Successivamente il prof. Fazioni, ha fatto una presentazione storica con l’ausilio di un testo storico sulle leggi razziali. Successivamente le classi hanno letto un passo del libro ciascuna che avevano precedentemente preparato. Tutto questo è stato organizzato in favore della giornata della memoria.

 

 

 

 

 


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News inserita il: 23/05/2013